Tamara Guazzini, libreria Rinascita di Empoli

“Fare il libraio è un lavoro bello e difficile: bisogna cercare di offrire il più alto assortimento possibile e saper procurare ogni libro richiesto: il servizio ad ogni costo. Queste impegno viene ripagato dal rapporto speciale che si crea con i tanti clienti, soci e amici della libreria”.

Tamara Guazzini dirige la libreria Rinascita di Empoli e presiede la cooperativa culturale che ne è proprietaria. Una cooperativa con oltre 600 soci, che vanta un legame molto forte col territorio. Un unicum prezioso nel mondo librario italiano.

“Trovarsi in provincia, per una libreria come la nostra, significa poter contare su una clientela molto più stazionaria rispetto a quella di una grande città. Abbiamo molti meno lettori di passaggio, dobbiamo invece soddisfare un nucleo consolidato di clienti, molti dei quali forti lettori. Essendo una cooperativa, poi, sappiamo che i nostri soci, lettori esigenti, si aspettano sempre il meglio dalla propria libreria”.

Dal 2007, alla libreria “storica” nel centro di Empoli si è aggiunto un nuovo negozio, in un centro commerciale in periferia.

“Le due librerie sono dei punti di riferimento forti per la città e il circondario. Certo, non è sempre facile coniugare le esigenze dell’azienda - far quadrare il bilancio – con la volontà di essere attivi sul territorio organizzando anche iniziative culturali. Ma la risposta del pubblico è positiva, c’è molta partecipazione. Insomma, con tutte le nostre forze da anni lavoriamo per creare un ambiente speciale e forse ci siamo riusciti, visti i buoni risultati!”

La capacità di non essere un semplice “venditore di libri” ma di mantenere un’identità di commerciante speciale, per un libraio italiano nel 2010, è fondamentale per affrontare le enormi difficoltà del settore…

“La situazione è effettivamente molto difficile. Il nostro lavoro subisce continue aggressioni da più parti. Per esempio dai grandi editori che cercano di imporre ambigue campagne promozionali, con sconti assurdi, per poi aumentare i prezzi di copertina. L’attuale quadro legislativo, inoltre, non ci aiuta. A proposito: spero che la legge sul libro venga finalmente approvata. Certo non è il massimo, lo sappiamo tutti, ma la sua approvazione potrebbe mettere un limite agli sconti selvaggi: non poco, visti i tempi. E poi c’è la burocrazia: ci porta via un terzo del tempo. Infine lo spauracchio dell’ebook, che sicuramente non tranquillizza la categoria. Ma su questo non sono per niente pessimista. In Italia si legge poco, questo è il problema: magari bastasse uno strumento digitale per risolverlo. Guardare con ottimismo al futuro si può ma anche noi librai dobbiamo giocare in attacco usando al meglio le nostre risorse, la nostra fantasia e, soprattutto, non rimanere isolati!”.