Nel 2022 si registra un miglioramento dei ricavi delle librerie rispetto al 2021: buone le previsioni in vista delle vendite natalizie.

La fiducia delle librerie ha tenuto nel corso dell’anno e migliora anche in prospettiva in vista delle festività natalizie. Le librerie segnalano un aumento dei ricavi nel 2022 rispetto al 2021.

Oltre il 50% segnala un aumento dei clienti. L’aumento dei costi, tuttavia, ha colpito anche le librerie, in difficoltà in termini di capacità di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario: quasi il 77% delle librerie che chiedono credito al sistema bancario lo fanno per esigenze di liquidità o cassa.

Quasi otto librerie su dieci lamentano un aumento abnorme dei prezzi praticati dai propri fornitori. Di queste, circa il 48% registra un aumento dei prezzi superiore al 20%.

Di fatto non si registra nel corso del 2022 un calo della fiducia dei librai nell’andamento della propria attività economica. Il clima di fiducia è destinato per altro a migliorare nei prossimi mesi in vista delle festività natalizie, così come del resto le aspettative delle librerie in termini di ricavi. Il 54% delle librerie afferma che nell’anno sono entrati più clienti rispetto al 2021, il 55% afferma che i clienti entrati hanno comprato più libri ed il 57% che il valore complessivo dei libri acquistato è stato superiore rispetto a quello del periodo precedente. Tiene l’occupazione (le librerie danno lavoro ad oltre 11.000 addetti). In calo tuttavia l’indicatore relativo alla liquidità delle imprese (era 43 a dicembre 2021 ora si attesta al 38 su una scala da 0 a 100): di fatto anche le librerie stanno soffrendo l’impatto dell’inflazione. Non si rilevano criticità sul fronte della domanda/offerta di credito: nell’ultimo trimestre il 24% delle librerie ha chiesto credito alle banche, ed il 70% ha ottenuto interamente il finanziamento del quale aveva bisogno. La quasi totalità (77%) delle librerie ha chiesto credito per esigenze di liquidità o cassa e solo il 13% per fare investimenti. Tale fatto, considerato insieme alle difficoltà prima accennate delle librerie nel fare fronte al proprio fabbisogno finanziario, è probabilmente indice della fragilità delle imprese in questione dal punto di vista finanziario.

La metà circa delle librerie indipendenti distribuisce testi scolastici. Quasi nove librerie su dieci hanno registrato difficoltà nell’approvvigionamento di testi. La gran parte delle librerie sono insoddisfatte verso il servizio offerto loro dalle case editrici: il 95,0% non ritengono adeguato il margine riconosciuto dagli editori sulle nuove edizioni, il 92,3% quello riconosciuto sui titoli a catalogo.

Le librerie che trattano testi universitari sono in grave difficoltà a causa della concorrenza dei megastore online e dei bassi margini di guadagno riconosciuti dagli editori. Il 62,0% delle librerie ha perso negli ultimi due anni una quota di fatturato compresa tra il 20% e il 50% a causa della concorrenza dei megastore online.

Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dall’”Osservatorio sulle librerie in Italia 2022 I Semestre”, realizzata da Ali – Associazione Librai Italiani, in collaborazione con Format Research.

CLIMA DI FIDUCIA

Il lieve calo dell’indicatore relativo all’andamento economico della propria impresa viene riassorbito dalla previsione ottimistica di fine anno (in vista delle festività natalizie). Il sentiment delle librerie è stato registrato a ottobre. Tiene la fiducia delle librerie nell’andamento della propria attività in vista del 31/12.

Fig 1. Andamento economico della propria impresa

Come per l’andamento della propria impresa anche l’indicatore dei ricavi è in lieve calo ma tengono le aspettative delle librerie (che sono state intervistate a ottobre) nei confronti del buon andamento delle vendite di fine anno.

Fig 2. Andamento dei ricavi

Stabile la situazione dell’occupazione presso le librerie indipendenti, sia nel primo semestre 2022 rispetto al periodo precedente, sia in vista della fine dell’anno.

In netto calo l’indicatore relativo alla liquidità delle imprese (era 43 a dicembre 2021 ora si attesta al 38): di fatto anche le librerie stanno soffrendo l’impatto dell’aumento dei costi e di uno scenario economico incerto.

 

CREDITO E RELAZIONE CON I FORNITORI

La percentuale di imprese che ha chiesto un fido o un finanziamento nel corso degli ultimi mesi sono il 24%. Il 70% delle imprese ha visto accogliere interamente la propria domanda di credito.

Il 77% di librerie hanno fatto domanda di credito in prevalenza per esigenze di liquidità e cassa, il 13% per investimenti e l’11% per la ristrutturazione del credito.

Quasi otto librerie su dieci lamentano un aumento abnorme dei prezzi praticati dai propri fornitori. Di queste, circa il 48% registra un aumento dei prezzi superiore al 20%.

Il 54% delle librerie segnala un aumento dei clienti entrati in libreria e il 55% un aumento dei libri acquistati dai clienti (anche in valore), rispetto allo stesso periodo del 2021.

Sul totale dei clienti che nel corso dei primi sei mesi del 2022 hanno acquistato almeno un articolo in libreria, il 70,0% appartiene alla clientela storica del negozio.

EDITORIA SCOLASTICA

Poco meno della metà delle librerie indipendenti intervistate (il 47,9%) ha dichiarato di distribuire testi scolastici. Il dato è in calo rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

I maggiori ritardi da parte dei gruppi editoriali nella distribuzione dei testi alle librerie sono stati riscontrati per Mondadori (nel 55% dei casi). Seguono Giunti, La Scuola/Sei, Rizzoli, La Spiga/Eli, con percentuali superiori al 30%.

Quasi nove librerie su dieci hanno registrato difficoltà nell’approvvigionamento di testi. Il dato è di poco inferiore a quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

Oltre il 70% delle librerie che trattano testi scolastici per le scuole primarie, dal momento dell’acquisto dei libri, al momento del saldo della fattura, restano esposte finanziariamente tra i 30 e i 60 giorni (media: 57 giorni).

Fig 3. Esposizione finanziaria

Le librerie che trattano testi scolastici hanno dichiarato di aver riscontrato difficoltà nell’approvvigionamento delle nuove edizioni così come nell’approvvigionamento dei titoli di catalogo (a riferirlo sono più del 55% delle librerie).

La gran parte delle librerie che effettuano distribuzione scolastica sono insoddisfatte verso il servizio offerto loro dalle case editrici (i soddisfatti sono solo il 18,4%).

Nel 65,0% dei casi, la chiusura estiva dei distributori /editori di scolastica ha penalizzato il lavoro di distribuzione dei testi scolastici da parte delle librerie (il dato è in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).

Ipotizzando di dover abbandonare la scolastica, il 25,4% delle librerie cesserebbe l’attività. Il 22,3% rimarrebbe aperta cambiando organizzazione (es. rinnovo del personale, cambiamento dell’offerta di libri, trasferimento della sede…).

EDITORIA UNIVERSITARIA

Il 17,0% delle librerie indipendenti ha dichiarato di essere specializzata anche nella vendita di libri universitari.

I fattori di ostacolo principali allo sviluppo delle librerie sono la concorrenza dei megastore online e i bassi margini di guadagno riconosciuti dagli editori.

Il 41,4% dei librai ritiene che la concorrenza delle copisterie sia aumentata negli ultimi due anni; oltre sette librai su dieci ritengono aumentata la concorrenza dei megastore online.

Il 62,0% delle librerie ha perso negli ultimi due anni una quota di fatturato compresa tra il 20% e il 50% a causa della concorrenza dei megastore online. Il 10% ha perso oltre il 50% del fatturato. Si tratta di perdite elevatissime.

Il principale vantaggio nell’acquisto dei testi universitari online da parte degli studenti ha a che fare, a giudizio dei librai italiani, con i tempi ridotti di evasione e consegna degli ordini.

I principali vantaggi nell’acquisto dei testi universitari nelle librerie ha a che fare, invece, con la possibilità di ricevere assistenza da parte del personale e l’assenza dei costi di spedizione.

Quasi la metà delle librerie italiane ritiene che la relazione con le case editrici della distribuzione universitaria sia «da migliorare». Oltre l’11% la ritiene pessima: le case editrici sono scarsamente collaborative con le librerie universitarie.

Per incentivare gli acquisti in negozio, le librerie universitarie si prendono cura del locale, offrono offerte esclusive, sono presenti su internet e offrono la consegna a domicilio.

L’84,3% delle librerie valuta negativamente il rapporto con le amministrazioni universitarie di prossimità. L’8,6% delle librerie (che distribuiscono anche testi universitari) dichiara che il mercato delle auto pubblicazioni ha un impatto elevato sulle vendite della propria libreria.

Nota metodologica – L’Osservatorio annuale sulle librerie italiane è basato su un’indagine a cadenza semestrale, effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle librerie indipendenti (n. 411 interviste a buon fine ogni semestre). Margine di fiducia: +4,1%. L’indagine è stata effettuata dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste via web (sistema Cawi) e via telefono (sistema Cati), nel periodo 30 settembre – 20 ottobre 2022. www.agcom.it www.formatresearch.com